Millenni or sono, in una insenatura della costa lucana del Mar Tirreno, sotto un cielo ammantato di stelle e un mare calmo, strisciava lenta la nave di Enea, l’eroe troiano sopravvissuto alla distruzione di Troia e destinato a fondare la stirpe romana. A bordo tutti dormono, tranne il nocchiero Palinuro, esperto navigante e fedele compagno del comandante troiano. Nell’oscurità della notte all’improvviso una voce: “Che bella notte! Non sei stanco Palinuro?…” Il racconto mitologico racchiude gli avvenimenti che si snodano dal I al VI libro del poema, dall’incendio di Troia al viaggio ultraterreno di Enea nell’Ade. Lo spettacolo attraverso la trasposizione del mito nei suoi motivi e significati in situazioni vicine nel tempo e nell’esperienza dei giovani spettatori, risulta dinamico, godibile e di immediato coinvolgimento.
