La storia di una musicista cantante dell’orchestra femminile di Auschwitz nata con il compito di accompagnare le detenute al lavoro, “accogliere” ogni nuovo arrivo di deportati, e suonare per gli ufficiali SS ogni qualvolta lo richiedessero. Costrette a prove estenuanti e a continue vessazioni da parte della spietata comandante della sezione femminile del campo, Maria Mandel, le orchestrali, avevano come unico fine suonare dignitosamente, perché solo così sarebbero state risparmiate alla selezione per la camera a gas. Durante tutto il tempo della sua detenzione, Lilì lotta duramente per sopravvivere senza mai perdere la propria umanità, e pensando che sopravvivere è anche ricordare “per fare sapere al mondo”.Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo.
(Primo Levi)