Rievocazione storica e spettacolo teatrale sull’arrivo ad Alfano della banda di Giuseppe Tardio avvocato cilentano, legittimista borbonico e comandante di una formazione armata di ribelli che combatteva per l’indipendenza delle Due Sicilie. Quel giorno, il 6 luglio 1862 Tardio dopo aver ordinato la distruzione dei busti del re Vittorio Emanuele e di Garibaldi, dopo aver dato ordine di incendiare gli stemmi sabaudi e i registri del Monte frumentario e dopo essersi impossessato delle armi della guardia nazionale e del denaro delle casse comunali in nome del re Francesco II, invitò gli uomini del paese ad aggregarsi alla banda e molti furono quelli che seguirono il suo invito. I briganti allora si divisero in diversi gruppi prendendo strade diverse ma il caporale alfanese Giovanni Greco prima di allontanarsi si apprestò a scatenare una faida a danno di alcuni suoi compaesani con il pretesto di vendicare un’offesa subita. Quelli erano gli anni della cruda realtà postunitaria delle nostre terre.