Un corteo che ha visto la partecipazione di oltre 350 figuranti tra attori e comparse, tra: soldati borbonici, popolani, esponenti della nobiltà, galeotti del carcere di Ponza e figure storiche tra cui Liugi Mercantini e Giuseppe Mazzini interpretati da comparse del posto e non solo. Una rievocazione legata ad uno dei patrioti più noti e coraggiosi del Risorgimento italiano che fa rivivere quella sera del 28 giugno 1857 quando con un manipolo di trecento ribelli sbarcò nei pressi di Sapri. Avvisate dei fatti di Ponza, le autorità borboniche avevano preso nel frattempo i provvedimenti necessari per reagire alla spedizione prima che giungesse a Napoli il telegramma che avrebbe dovuto segnalare l’avvio del moto e così Pisacane e i suoi uomini finirono per essere circondati, attaccati da soldati, sbirri e popolani aizzati dalla propaganda governativa e clericale. Il 2 luglio, Pisacane viene ucciso da quello stesso popolo che aveva invano cercato di far sollevare.