Teatro Scuola

LA PICCOLA FIAMMIFERAIA

“C’era un freddo terribile, nevicava e cominciava a diventare buio; ed era la sera dell’ultimo dell’anno. Nel buio e nel freddo una povera bambina, scalza e a capo scoperto, camminava per la strada…”La Piccola Fiammiferaia di Hans Christian Andersen è una splendida fiaba, dolorosa e festosa ad un tempo, come tutta la produzione letteraria e la vita stessa dello scrittore danese. La storia che si è voluta incentrare in un sobborgo di una tipica città vittoriana è nota a tutti. “ È la notte di Natale e la Piccola Annie è in strada, al freddo, a vendere fiammiferi. Non ne ha venduto ancora neppure uno; sta gelando ma non osa tornare a casa perché teme la reazione che il padre avrebbe vedendola rientrare senza un soldo di incasso. Cercando disperatamente di scaldarsi, la Piccola Fiammiferaia inizia ad accendere qualche fiammifero. Per ogni fiammifero acceso, un’immagine appare davanti a lei, sparendo poi quando la fiamma si spegne. All’improvviso una stella cadente attraversa il cielo e alla Piccola Fiammiferaia torna alla memoria la nonna morta, che era solita raccontarle che ogni stella cadente è un’anima che vola in paradiso. Accendendo un nuovo fiammifero, la bambina vede sua nonna; per prolungare quella visione, accende velocemente tutti i fiammiferi. Quando anche l’ultimo fiammifero si spegne, la Piccola Fiammiferaia sogna di essere portata in cielo dalla nonna. Il suo corpo senza vita viene ritrovato nella neve, con un sorriso in volto e un mazzetto di fiammiferi spenti in mano”. Il capolavoro di Hans Christian Andersen con delicatezza e poeticità affronta temi duri come la povertà, l’amore negato e la morte che tuttavia all’interno del testo, non verrà vissuta con angoscia o dolore ma diventerà per la bambina, il sogno di un Paradiso pieno di pace e calore, dove potrà finalmente trovare conforto tra le braccia della sua amata nonna.

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SHOAH ULTIMO CANTO

Nella primavera del 1944 a Budapest  un gruppo di musicisti zigani (clarinetto, fisarmonica, contrabbasso e violino) con a capo Zoltan Badjos e sua sorella Samira partono alla volta della Spagna dove saranno al sicuro dalle persecuzioni razziali. Si unisce  a loro una giovane ebrea Magda Weisz in fuga verso la Palestina. Raggiunta la Francia vengono catturati dalle SS e deportati ad Auschwitz. Nello Zigeunerlager, Zoltan  saputo dell’imminente smantellamento del campo da parte dei nazisti e di ciò che questo avrebbe rappresentato per le loro vite, incita gli altri zingari a ribellarsi. Di nuovo insieme la giovane ebrea e  i fratelli zigani affrontano le SS nella rivolta del 16 maggio del 1944 e prima di morire elevano al cielo l’ultimo canto, l’inno del popolo Rom. Lo spettacolo rientra nel genere del teatro canzone dove le melodie vivaci della musica zingara e il fascino malinconico della musica klezmer si intrecciano in una storia commovente ed emblematica dello sterminio degli zingari sotto il regime nazista.

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CINDERELLA

Bilingue Inglese/ItalianoTratta dalle fiabe di Charles Perrault e dei fratelli Grimm, CINDERELLA è la fiaba romantica per eccellenza dove sogno e realtà si fondono indissolubilmente. La storia, in cui ritroveremo tutti i personaggi e i momenti clou della favola tradizionale narra le vicende della povera Cenerentola, che nonostante le angherie della cattiva matrigna e delle dispettose sorellastre, riuscirà a trovare la felicità e il tanto sognato amore. Il testo bilingue (inglese-italiano) è riscritto ed adattato in base alle esigenze e al livello linguistico proprio degli alunni della scuola primaria. Ai docenti interessati verrà fornito gratuitamente il materiale didattico relativo allo spettacolo.

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UN BABBO PER BUDDY

Buddy, un simpatico orfanello che accidentalmente finisce nel sacco dei giocattoli di Babbo Natale, si ritrova al Polo Nord nel suo laboratorio crescendo assieme agli elfi. Una volta cresciuto, ormai trentenne, Babbo Natale è costretto a raccontargli la verità: il vero padre di Buddy, mai venuto a conoscenza della nascita del pargolo, è il capo di una famosa casa editrice ed è residente con la sua nuova famiglia a New York. Buddy a questo punto, vestito da elfo, parte per la Grande Mela alla ricerca del padre. Lo attendono mirabolanti avventure, buffi ostacoli e divertenti contrattempi. Nella sua nuova casa troverà anche il tempo di innamorarsi e di far trionfare lo Spirito del Natale.

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CANTO DI NATALE

Il musical liberamente ispirato al romanzo “Canto di Natale” di Charles Dickens, una delle più famose e commoventi storie sul Natale del mondo, racconta la storia di Ebenezer Scrooge, uomo d’affari,avaro ed egoista che alla vigilia di Natale rientrando a casa più furioso del solito, riceve la visita di tre spettri (lo spirito del Natale Passato, Presente e Futuro) preceduti da un’ammonizione dello spettro del defunto amico e collega Jacob Marley.I fantasmi gli faranno ripercorrere la sua esistenza fino a quel momento e gli mostreranno anche ciò che accadrà in futuro. L’essere spettatore della sua vita farà capire al vecchio Scrooge che il suo egoismo e la sua indifferenza hanno causato solo tristezza e odio intorno a lui e che l’unico modo di liberarsi del peso che tutto ciò gli ha provocato è pentirsi e cercare di rimediare.

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SE QUESTO È UN UOMO

A quasi sessantanove anni dalla prima edizione, “Se questo è un uomo”, la più celebre opera di Primo Levi, tradotta in ventisette paesi, continua ad essere una delle maggiori fonti di ispirazione e di riflessione sul dramma dell’Olocausto. In questo adattamento teatrale, attraverso una rappresentazione cruda e palpabile, dell’universo di Auschwitz, si porta il lager sulla scena, narrando la deportazione, l’isolamento, la confusione linguistica e la cancellazione identitaria dei deportati. Lo scopo è quello di offrire al cuore e al corpo dello spettatore il morso concreto della realtà e dell’abominio perpetrato dalla furia nazista e di fornire una testimonianza eccellente del significato della dignità umana e del ruolo primario della conoscenza contro il riproporsi di barbarie ed errori passati.

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W L’ITALIA! Il dramma delle foibe e dell’esodo istriano-dalmata

Il 10 febbraio ricorre la Giornata del Ricordo in memoria delle vittime italiane delle foibe che tra l’ottobre del 1943 e il maggio del 1947 vennero imprigionate, fucilate e gettate nelle cavità carsiche in Istria e in Dalmazia, chiamate appunto foibe, dai partigiani comunisti di Tito. Lo spettacolo mette in scena le peripezie, i drammi e le speranze che hanno avvolto una famiglia originaria di Pola negli ultimi anni di guerra e quelli altrettanto drammatici dell’esodo istriano, che ha visto oltre quattrocentomila persone abbandonare qualsiasi cosa possedessero pur di non perdere la propria identità di italiani. Tenere vivo il ricordo e la memoria degli orrori del Novecento dei quali le foibe sono state una drammatica espressione, purtroppo ancora poco presente sui libri di storia, è un modo per riaffermare i valori di libertà e di democrazia disprezzati dal fanatismo dei regime totalitari che ebbero il sopravvento negli anni bui della II guerra mondiale.

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WHITE CHRISTMAS UN FUCILE PER RALPHIE

Ralphie un ragazzino intelligente, tranquillo e a scuola non particolarmente popolare, all’avvicinarsi del Natale, come tutti i suoi coetanei, comincia a pensare ai regali che vorrebbe ricevere: il suo grande sogno è possedere un fucile giocattolo Red Ryder automatico con 200 colpi. Ma sia la madre sia la maestra sono contrarie a questo dono giudicando il giocattolo troppo pericoloso. Ralphie a scuola e a casa spesso si abbandona a sogni proibiti in cui immagina di impugnare il fucile e di difendere come un vero cowboy la sua famiglia, la maestra e i suoi amici da terribili bande di ladri, maghi cattivi e dai bulli della scuola. A nulla servono i suoi buoni propositi e le sue preghiere, la madre è irremovibile ma il padre sfinito dalle continue insistenze del figlio, finisce per regalargli il tanto agognato fucile con il quale il nostro eroe si ferisce e si rompe gli occhiali. Riuscirà a salvarsi dall’inevitabile sgridata della mamma e a spuntarla ancora una volta? Staremo a vedere.

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OSKAR SCHINDLER

Oskar Schindler l’ imprenditore tedesco noto per aver salvato circa 1100 ebrei dalla reclusione nei campi di stermino, nel 1993 venne dichiarato Giusto tra le Nazioni. Proprietario di una fabbrica, che inizialmente produceva oggetti smaltati, durante la guerra riforniva di armi l’esercito tedesco. Nel 1942 è costretto ad assistere al rastrellamento del ghetto di Cracovia. Questo orrore determina il momento di svolta nella vita di Schindler, che inizierà a prodigarsi, giungendo ad un accordo con il comandante del campo di concentramento di Plaszow, Amon Goeth, ottenendo la liberazione di 900 ebrei, da impiegare nel suo complesso industriale. Alla sua morte, nel 1974, nella “Lista di Schindler” comparivano i nomi di più di mille persone tra uomini donne e bambini, che aveva salvato dai campi di concentramento. A lui è dedicato un albero dello Yad Vashem.

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1828: LA RIVOLTA DEL CILENTO

L’Unità d’Italia passa anche attraverso episodi della storia, poco conosciuti e spesso trascurati dai testi scolastici, ma che invece hanno avuto il merito di radicare fermamente nelle popolazioni quegli ideali di libertà e patria che hanno contraddistinto il Risorgimento Italiano. Lo spettacolo teatrale 1828: La Rivolta del Cilento”, attraverso musiche e testi inediti, vuole rendere omaggio ad eroi, uomini e donne, che con le loro gesta hanno saputo rappresentare la fierezza e l’orgoglio di un territorio, il Cilento, stanco di essere lasciato ai margini del mondo. Le vicende del Canonico De Luca, dei fratelli Capozzoli, delle famiglie Riccio e De Mattia, porteranno lo spettatore a comprendere le ragioni che scatenarono le tragiche giornate della rivolta repressa con durezza dalle truppe borboniche, guidate dallo spietato maresciallo Francesco Saverio Del Carretto.

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